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Le osservazioni di un quasi turista per caso.

Aggiornamento: 13 set


Shopping italiano
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Non ci resta che piangere? Se mi guardo attorno e mi soffermo su quanto accaduto al mio Paese leggo solo tanta delusione e ingiustizie. Il modello conclamato è quello del “va tutto bene”, almeno stando a quanto sostenuto dai governi che si sono susseguiti negli ultimi anni. Ma siamo sicuri che le cose siano realmente così o forse siamo noi che ormai logori abbiamo finito di adattarci a questa follia?


Dal mio arrivo in Italia ho avuto la conferma di quanto mi avevate detto in risposta a molti dei miei contenuti. Questo è oramai un paese con due velocità. Un “bel Paese” dove il benessere è solo di facciata e spesso nasconde ingiustizie e divisioni sociali reali.


Tutto va bene per alcuni, d’altronde la cultura, il cibo e la bellezza paesaggistica e storica non temono confronti o quasi, vero? Qui, almeno per questi aspetti, non badiamo a spese e non abbiamo rivali.


Abbiamo un patrimonio culturale praticamente infinito. Appartiene a tutti e a nessuno perché vedete, anche per godere di quello oramai bisogna essere in condizioni di farlo. Il buon cibo è all’appannaggio di chi può spendere e nulla è realmente accessibile se sai realmente leggere gli aumenti esponenziali di molti prodotti e servizi.


Però tutto va bene perché sono nati i discount e i negozi di low-cost del Made in China e così se appartenete a una classe sociale, oggi sarebbe quasi una casta protetta, meno abbiente, non vi resta altro che andare a fare acquisti lì. Io ne so qualcosa provenendo da una regione umile dove il maggior numero di attività oramai si concentrano attorno ad una grande arteria stradale (vecchia SS 131) Qui tra made in China e low cost trovano rifugio gli acquisti dei cagliaritani.


Voi o almeno alcuni di voi obietterà con il mio punto di vista ma i fatti parlano chiaro. Negli ultimi anni, gli aumenti cumulativi nei prezzi si sono avvicinati al 20%. E gli stipendi? Bene anche loro si sono dati da fare. Secondo l’OCSE, all’inizio del 2025 i salari reali in Italia risultavano circa il 7,5 % inferiori rispetto all’inizio del 2021. È il peggior risultato tra le principali economie OCSE sul periodo.


Le mie sono osservazioni di un quasi "turista per caso", ma questo non mi può esimermi da lasciare un giudizio su quello che è diventato l'Italia. La classe media l’abbiamo persa da anni e anche chi, negli anni ‘80 e ‘90 poteva permettersi certi piccoli lussi, ogni almeno che non rientri tra “le categorie dei nuovi ricchi”, non gli resta che piangere e io mi unisco malinconicamente a constatare la profonda divisione trovata nel bel Paese e allora? Non ci resta che piangere.

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