Tariffe contro il Canada.
- Andrea Boi
- 2 feb
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 16 mar

Oggi gli Stati Uniti d’America, o sarebbe meglio dire il neo presidente Trump hanno implementato delle tariffe nei confronti di Canada, Messico e Cina. Trump è l’espressione più bieca del cinismo americano. Sia ben chiaro, il problema non sono gli USA ma una parte di essi. I MAGA, così si fanno chiamare, coloro che sono convinti che soltanto la supremazia e l’onnipotenza a stelle e strisce, America comes first, possa portare il benessere tanto promesso da DT.

Non c’è una logica in queste tariffe perché vedete le accuse di Trump nei confronti di queste Nazioni, l’arrivo di fentanolo e il mancato controllo delle frontiere con il conseguente arrivo di “migranti illegali” sono solo una scusa per cercare di sottomettere con la forza del $ paesi sovrani e “amici” sfregiando in questi modo non solo il CUSMA, l’accordo commerciale tra Canada, USA e Messico, ma anche gli stessi interessi e promesse fatte ai propri elettori. Le tariffe ricadranno sui consumatori americani ma questo concetto viene ignorato perché in un paese in cui l’onnipotenza stelle e strisce è il faro di qualunque scelta politica, si ignorano anche i concetti più elementari.
Il Canada risponderà pesantemente nelle prossime ore innestando un guerra commerciale che è solo una premessa di quanto avverrà durante il mandato del neopresidente Americano. Oggi Canada, Messico e Cina, domani Europa. Un sovranismo incontrollato e pericoloso, che strizza l’occhio alla Russia e a tutti quel paesi che ritengono che con la forza, militare o economica, si possano piegare le altre Nazioni, la conseguenza di anni di errori commessi dalla sinistra, troppo attenta a proteggere il propri interessi particolari. Questo è un momento triste per il mondo ed è anche l’inizio di una nuova era commerciale da cui sarà difficile tornare indietro.
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